"Salve, sono nato a Benevento il 20 novembre 1980. Dopo la Maturità Scientifica e la Laurea in Conservazione dei Beni Culturali, conseguita presso il Suor Orsola Benincasa, ho seguito una serie di corsi sul benessere e sul miglioramento personale, dedicandomi al contempo all'attività commerciale di famiglia e all'editoria elettronica. Ho editato per cinque anni il webmagazine www.culturaeculture.it dove ho curato la rubrica Migliora la tua vita. Da gennaio 2016 sono Naturopata in Formazione presso l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica, diretto da Raffaele Morelli. Qui scrivo di benessere e miglioramento personale. Vuoi saperne di più? Guarda il video".
Mi è capitato alcuni giorni fa di riflettere su una considerazione che una persona faceva nei confronti di un suo amico, per il quale esprimeva tutta la propria ammirazione definendolo un uomo ‘perfetto’ e considerando la sua vita priva di difetti. Vedete, credo molto nelle sane forme d’ammirazione; nel senso che saper cogliere nell’altro il bello senza invidia e gelosia vuol dire che sicuramente sappiamo vederlo anche dentro di noi. Inoltre, dimostra che quando notiamo i progressi e le cose buone in un altro significa che non siamo delle ‘vittime’, non crediamo che la buona sorte decida i risultati e la vita delle persone, ma che l’impegno e la costanza in quello che si fa, unito a un atteggiamento positivo e alla fede, possano fare la differenza. Quello che però ritengo essere un grave errore, in cui molte persone cadono, è pensare che esistano individui ‘perfetti’ e vite ‘perfette’. Ci sono persone interessanti, capaci, caparbie ed esistenze piene, ricche ed incredibili
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