La compassione è una delle emozioni più nobili che l’essere umano possa provare e dimostra una profondità d’animo che non tutte le persone riescono a sentire. Provare compassione significa immedesimarsi nell’altro, percependo quello che prova l’altra persona e riuscendo, quindi, a comprendere i suoi sentimenti. Continua a leggere su Cultura & Culture: http://www.culturaeculture.it/diari/migliora-la-tua-vita/la-compassione-78371/
Mi è capitato alcuni giorni fa di riflettere su una considerazione che una persona faceva nei confronti di un suo amico, per il quale esprimeva tutta la propria ammirazione definendolo un uomo ‘perfetto’ e considerando la sua vita priva di difetti. Vedete, credo molto nelle sane forme d’ammirazione; nel senso che saper cogliere nell’altro il bello senza invidia e gelosia vuol dire che sicuramente sappiamo vederlo anche dentro di noi. Inoltre, dimostra che quando notiamo i progressi e le cose buone in un altro significa che non siamo delle ‘vittime’, non crediamo che la buona sorte decida i risultati e la vita delle persone, ma che l’impegno e la costanza in quello che si fa, unito a un atteggiamento positivo e alla fede, possano fare la differenza. Quello che però ritengo essere un grave errore, in cui molte persone cadono, è pensare che esistano individui ‘perfetti’ e vite ‘perfette’. Ci sono persone interessanti, capaci, caparbie ed esistenze piene, ricche ed incredibili
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